Adoptions, Romania: "institutionalization is still the rule, not an exception"

www.aibi.it
2 April 2011

Date: 12-04-11

Adoptions, Romania: "institutionalization is still the rule, not an exception"

Azota Popescu, president of the Catharsis of Brasov, sent to both chambers of the Romanian Parliament in a letter which challenges the project presented by the Executive on the law on adoptions. The new bill is quite different from that presented by president of the Brasov last year.

According to Popescu, the government insists on maintaining the provision that international adoption of Romanian children can be made ??only in situations where the adopter (or a spouse of the adoptive couple)is relative within the third degree with a child for which has started the adoption procedure.

The provision is effective from 2004, when, were virtually closed international adoptions. Furthermore, according to Popescu nitrogen in this situation even national adoptions are facilitated , as is maintained expression of the mandatory adoption , made ??in writing by all the relatives to the fourth grade.

"Today in Romania there are 70,000 street children , recalls the president of Catharsis. More than 20,000 children are in maternal care assistants, but they are always at risk of being abandoned even by them. For many of them are requests for adoption International , a solution that would prevent the institution. Unfortunately, in Romania, institutionalization is a rule rather than exception, " Popescu said again.

(Source: http://www.bzb.ro/index.php?page_name=stire_detalii&id_stire=62654 )

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Data: 12-04-11

Adozioni, Romania: “l’istituzionalizzazione rimane ancora una regola, non una eccezione”

Azota Popescu, presidente dell’Associazione Catharsis di Brasov, ha mandato alle due camere del Parlamento Rumeno una lettera in cui contesta il progetto presentato dall’Esecutivo, riguardante la Legge sulle adozioni. Il nuovo progetto di legge è del tutto diverso da quello presentato dalla presidente dell’Associazione di Brasov l’anno scorso.

Secondo la Popescu, il Governo insiste sul mantenimento del provvedimento che l’adozione internazionale di un bambino rumeno possa essere effettuata solo in situazioni in cui l’adottante (o uno dei coniugi della coppia adottiva) sia parente entro III grado con il bambino per il quale è stata avviata la procedura di adozione.

La disposizione è valida dal 2004, da quando, praticamente sono state chiuse le adozioni internazionali. Inoltre, sempre secondo Azota Popescu in questa situazione neanche le adozioni nazionali sono agevolate, in quanto viene mantenutal’obbligatorietà dell’espressione dell’accordo all’adozione, fatto in forma scritta, da parte di tutti i parenti fino al IV grado.

“Ad oggi in Romania ci sono 70.000 bambini abbandonati, ricorda la presidente dell’Associazione Catharsis. Oltre 20.000 bambini stanno nelle cure degli assistenti maternali, ma sono sempre esposti al rischio di essere abbandonati anche da queste. Per molti di loro esistono richieste di adozione internazionale, soluzione che eviterebbe l’istituto. Purtroppo, in Romania, l’istituzionalizzazione rimane una regola, e non un’eccezione” ha sottolineato ancora la Popescu.

(Fonte: http://www.bzb.ro/index.php?page_name=stire_detalii&id_stire=62654)